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Olio: l’ UE modifica la propria legislazione sugli acidi grassi dell’olio extravergine di oliva

    “E’ una grande vittoria di tutto il mondo olivicolo italiano. che rende giustizia alla pervicacia dei produttori italiani e alla ricchezza varietale del nostro Paese, che non ha uguali nel mondo.”

    Questo il commento del Presidente dell’Unasco Luigi Canino alla notizia dei nuovi limiti per gli acidi grassi nell’olio extravergine previsti dall’Unione Europea.
    Infatti, con l’avvenuta modifica del Regolamento comunitario 2568/91 relativo “alle caratteristiche degli oli d’oliva e degli oli di sansa nonché ai metodi ad essi attinenti”si è raggiunto un obiettivo importante per gli oli extravergini italiani e soprattutto per gli oli del Mezzogiorno, tra cui quelli calabresi.
    Grazie a questa modifica, oli di qualità quali quelli derivanti da cultivar come la Carolea potranno soddisfare i requisiti richiesti dall’ Unione Europea e finalmente i produttori, finora esclusi dai parametri, riusciranno a commercializzare il proprio prodotto come extravergine, vedendosi dunque riconosciute le caratteristiche e di pregio dei propri prodotti.
    I nuovi limiti sono stati fissati a 0,40% per l’acido eptadecanoico, a 0,50% per l’acido eicosenoico e a 0,60% per l’acido eptadecenoico.